COLELITIASI

Per colelitiasi si intende la presenza di uno o più calcoli all’interno del sistema biliare, questi possono andare a collocarsi sia nella via biliare principale che nella colecisti e nel dotto cistico. Se il calcolo si incuneasse nelle vie biliari extraepatiche potrebbe condurre a ittero. Conosciamo:

  • Colelitiasi: calcoli situati nella colecisti;
  • Colecodocolitiasi: calcolosi della via biliare extraepatica;
  • Colecodocolitiasi colecisto-coledocica: Calcoli presenti in colecisti e nel coledoco.

La litiasi biliare colpisce il 10-20% della popolazione adulta nei paesi sviluppati. La maggioranza delle calcolosi biliari (>80%) è asintomatica. Nel restante 20% dei soggetti sintomatici potremmo avere una sintomatologia quale ad esempio colica biliare. Conosciamo due tipi principali di calcoli biliari:

  • Calcoli di colesterolo (o colesterinici): sono di colorito bianco-giallastro, con superficie arrotondata o sfaccettata.
  • Calcoli pigmentati: composti soprattutto da Sali di calcio di bilirubina non coniugata (bilirubinato di calcio). Sono prevalenti nelle popolazioni non occidentali e di colorito scuro, tanto da essere chiamati anche black stones.

In realtà per quanto possano esistere calcoli puramente pigmentari o puramente colesterinici la maggior parte dei calcoli sono misti, con un tipico colorito marrone.

Fattori di rischio per la colelitiasi

  • Predisposizione familiare;
  • Sesso femminile: per gli ormoni, nello specifico per gli estrogeni. Questi ormoni predispongono i soluti presenti nella bile a precipitare: qualsiasi condizione quindi, che vada ad alterare il bilancio ormonale femminile predispone alla formazione dei calcoli. Anche alterazioni del ciclo ovarico possono esporre ad una maggiore concentrazione di estrogeni nel tempo, portando così alla formazione dei calcoli;
  • Rapido calo ponderale: in particolar modo coloro che presentano rapida e drastica alternanza tra periodi di perdita e di recupero di peso (sindrome dello yo-yo);
  • Età: la prevalenza dei calcoli di colesterolo aumenta nel corso della vita.

Complicanze

La condizione di calcoli all’interno della colecisti potrebbe condurre a diverse conseguenze.

  1. Colecistite acuta;
  2. Pancreatite acuta; In questo caso il calcolo ha superato il dotto cistico, ha attraversato il coledoco, ha raggiungendo l’ampolla del Vater, quindi si è incuneato e i succhi pancreatici arrivano a ristagnare. Ciò causa l’attivazione intrapancreatica degli enzimi digestivi, che auto digeriscono il pancreas.
  3. Colangite; La condizione di colangite rappresenta uno stato di infiammazione dei dotti biliari extraepatici, in modo ascendente. Questo accade per via della presenza di un calcolo incuneato nel coledoco che determina il ristagno della bile in esso, e di conseguenza l’infiammazione.
  4. Sindrome di Mirizzi;
  5. Carcinoma della Colecisti; Il fattore di rischio più importante per il carcinoma della colecisti è proprio la presenza di calcoli biliari, i quali provocano un’ infiammazione portando a carcinoma.
  6. Ileo biliare. Si intende un’occlusione intestinale dovuta all’incuneamento a livello della valvola ileocecale di un calcolo migrato grazie ad una fistola colecistoduodenale. Il quadro clinico prevede una triade sintomatologica caratteristica, la cosiddetta Triade di Rigler:
    • Presenza di calcoli biliari ectopici;
    • Pneumobilia: aria che passa dall’intestino, tramite la fistola, nell’albero biliare;
    • Ostruzione parziale o completa dell’intestino.