APPENDICECTOMIA

L’appendicite è una condizione infiammatoria a carico dell’appendice vermiforme. Se si decidesse di intervenire chirurgicamente, due sono le possibili operazioni di appendicectomia da poter effettuare:

  • Appendicectomia laparoscopica;
  • Appendicectomia laparotomica.

Appendicectomia laparotomica

L’intervento da fare in caso di appendicectomia laparotomica è in open. L’incisione della cute maggiormente eseguita è quella che prende il nome di incisione di McBurney: si identifica il punto omonimo, si fa un’incisione dall’alto verso il basso, in direzione del pube, in modo che permetta di raggiungere direttamente la regione della fossa iliaca destra.

Altra incisione è la pararettale destra, la quale segue la linea pararettale, ed è utilizzata principalmente in caso di appendice pelvica non visualizzabile con la McBurney.

Si eseguirà quindi innanzitutto l’incisione cutanea, con apertura dell’aponeurosi del muscolo obliquo esterno, divaricazione dei piani muscolari sottostanti e apertura del peritoneo tramite un processo di pinzettatura.

Primo step dell’operazione è l’identificazione dell’arteria appendicolare al fine di sezionarla.

Secondo step dell’operazione è il raggiungimento della base dell’appendice, isolandola e sezionandola.

Terzo step è la sezione alla base dell’appendice. Ciò che ne rimane è il moncone appendicolare, mentre la restante porzione sezionata viene portata via. Al seguito dell’asportazione della sezione, segue l’infossamento del moncone appendicolare all’interno del cieco mediante confezionamento di una sutura a borsa di tabacco.

Il quarto step, prevede la chiusura del peritoneo, dell’aponeurosi del muscolo obliquo esterno, dei muscoli incisi e infine della cute.

Appendicectomia laparoscopica

Ad oggi la chirurgia laparoscopica rappresenta il gold standard per un’appendicite acuta, a meno che questa non sia andata incontro ad una condizione di addome acuto.

L’intervento in laparoscopia comprende gli stessi passaggi effettuati in open con la differenza che il tutto avviene mediante tre piccoli incisioni della parete addominale dal diametro di 5-10 mm che permettono l’introduzione dei trocar e degli strumenti per eseguire l’intervento.

Il paziente è posto in posizione supina e così avviene l’introduzione del primo trocar a livello ombelicale per l’ottica laparoscopica, con tecnica Trocar di Hasson, e si procede quindi all’insufflazione della CO2 nel peritoneo. Esplorato il campo operatorio, posizioniamo gli altri trocar con un posizionamento che tende a variare a seconda della scuola chirurgica del medico in questione. Il procedimento seguente è composto dalle varie sequenze previste nella chirurgia di tipo laparotomica.